PREMIO DEL DISEGNO
“…C’è allora da domandarsi il perché abbiamo voluto anche noi organizzare un premio. È subito detto: nostro scopo è di attirare con tutti i mezzi possibili l’attenzione su un aspetto dell’attività artistica, quale è quella del disegno, importante perché vi si possono scoprire i primi segni di quell’eterno colloquio che ogni artista cerca di stabilire fra la sua fantasia poetica e il linguaggio plastico che la deve concretare sulla tela o nel bronzo. Vorremmo aggiungere che nel disegno l’artista mette a nudo ogni suo pensiero, le sue irritazioni, le sue ripulse, i suoi amori. E se dobbiamo convenire che in questi ultimi anni sono andati aumentando coloro che s’interessano al disegno, dobbiamo ancora una volta sottolineare che ciò non è che l’inizio di una svolta del gusto del pubblico, inizio che la nostra iniziativa vorrebbe accelerare…” dal catalogo del I Premio del disegno 1961
Il Premio del Disegno è un premio acquisto inizialmente a cadenza annuale per giovani al di sotto dei 35 anni. I disegni devono essere obbligatoriamente in bianco e nero e la tecnica limitata alla grafite, inchiostro o carboncino. I lavori vengono selezionati da una giuria di critici tra cui Francesco Arcangeli, Guido Ballo, Luigi Carluccio, Luciano Caramel, Flavio Caroli, Mario De Micheli, Vittorio Fagone, Franco Russoli, Roberto Tassi, Marco Valsecchi e da artisti tra cui Luigi Broggini, Alfredo Chighine, Enrico Della Torre, Franco Francese, Gino Meloni, Luciano Minguzzi, Ennio Morlotti, Mario Negri, Emilio Scanavino, Emilio Tadini, Luigi Veronesi. Il Premio del Disegno avrà cadenza annuale sino alla XIII edizione quando Fumagalli in accordo con i membri della giuria decide di interrompere l’iniziativa.